29.11.2009

NELLA MENTE E NEL CUORE

Author: admin-ele

Anni fa, in casa di amici, incontrai una persona molto seducente: per la sua cultura, piena d’interessi, non c’era argomento del quale non fosse in grado di parlare. Stupendo per chi ascoltava, per la sua abilità dialettica, sapeva approfondire ogni tipo di problema.
Dalla sua abilità introspettiva emergeva un’altra forte personalità: quella istintiva e creativa; era come se vivesse più vite in una sola, così forte e completa, ne rimasi affascinata per il grande rispetto. Io cercavo di vivere il mondo a colori, con originalità; già a quel tempo avevo scritto poesie, saggi e centinaia di pagine del diario, dove confidavo tutti i miei sentimenti. Era un altro modo di adorare le cose belle, e di meditare sulle cose negative, frenare le parole prima che sfuggissero senza che avessi avuto il tempo di riflettere. Non so cosa avessimo in comune; forse una certa predisposizione a imboccare strade nuove, tutto questo mi sembrava molto lontano, ma l’avvenire mi si concretizzò davanti. Ogni giorno che passava sentivo sempre più il bisogno di avvicinarmi alla sua filosofia di vita, e percorrere un altro tipo di viaggio: quello della conoscenza interiore, l’illuminazione.

Meditai e mi chiesi dove mi avrebbe condotto quest’avventura. Quando mente e spirito si fondono con il corpo, ognuno può ritrovare in se stesso la capacità di risvegliare la propria energia sopita. Coltivare ciò che è dentro non è mai un traguardo, non è che l’inizio di un faticoso cammino. In questi anni ho approfondito la mia personalità istintiva, migliorando la creatività, ed ho riscoperto la profondità dell’anima, a fondermi con un’altra parte di me latente. Ho imparato a coltivare queste due forze sostenute da un grande equilibrio, che nella vita mi hanno aiutato a gestire le avversità attraverso lo studio, il lavoro, l’arte, e lo scritto.
La lettura è stata il nutrimento della mia mente, ma il vero elisir di lunga vita per la mia memoria resta sempre lo scritto. Leggo di tutto, in particolare mi piace risvegliare la memoria storica con tutti i suoi passaggi e ricordare dove inizia la vera letteratura; che per me nasce con ” I promessi sposi ” del Manzoni e resterà la mia preferita perché proprio come lui detesto contemporaneamente l’astuzia se i fini sono disonesti, e la stoltezza; il linguaggio del potere che è quasi sempre ambiguo e oscuro per poter meglio mentire.
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” Nella mente e nel cuore ” è un po’ della mia anima, è ciò che la vita ci offre tradotta in versi, perché il vero insegnamento ci viene offerto dalla vita stessa, e noi siamo in uno stato di continuo apprendimento. Io credo che la prima laurea da conseguire dovrebbe essere quella del buonsenso, poi si potrà intraprendere qualsiasi strada.
L’apprendimento che si realizza attraverso l’autoconoscenza non ha limiti; la ricerca della propria autenticità al di là della razionalità e delle convenzioni che talvolta ci impediscono di essere veramente. Il viaggio dentro noi ci porta anche ad una più vera umanità.
Questa raccolta di poesie è un rapporto tra sentimento e idee. Nascono anche da questa mia disposizione ad identificarmi con la natura, come fonte di serenità in confronto alla vita che sembra sempre una giornata serena sconvolta dalla tempesta.
Ci sono giovani che amano la poesia, e per mezzo dello studio costruiscono quotidianamente il loro rapporto con la società. Quindi risvegliare la memoria della poesia non è solo un’ operazione culturale, ma è dovere verso di loro.
La poesia è fondamentale anche per capire il simbolismo di chi scrive, significa comprendere la nostra reale condizione umana ad esistenziale, accostarsi ai problemi reali della vita, alle vicende umane senza falsi miti o ipocrisie.
E’ un’amara consapevolezza, ma siamo improntati sempre più verso nuove rivoluzioni dove la pace tra i popoli sembra una ventata di aria fresca in una giornata afosa, indifferente ai valori più profondamente umani.
Sono tutte sfumate: i paesaggi delle stagioni, gli elementi della natura sono immersi in un’ atmosfera particolare dove il mio silenzio è riempito dalle voci della natura, entro nel suo mistero e cerco di penetrarne l’essenza ed il senso totale che emana. E’ una nostalgica evocazione ai ricordi fantasiosi della fanciullezza, il contrasto tra presente e passato, fra impressione diretta e simbolo, fra maturità e infanzia. Tengono conto anche di realtà sociali, politiche, culturali profondamente scosse dalle lotte e il dilaniare per meschine rivalità. Il contrasto fra la natura, intesa come fonte di ispirazione del sentimento, e la ragione così senza regole prefissate perché è la poesia è come l’amore non deve essere programmata né dominata o attenersi a delle regole precise, cioè il rifiuto dell’affermazione, che poi sarà di tutti i romantici, della libertà dell’artista. Per me la poesia è ispirazione e contemplazione luminosa, mi permette di immergermi in quello spettacolo naturale che è la vita.

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La fantasia è il sale di chi scrive, il condimento per chi sa leggere, l’importante è, non dimenticare di essere sempre se stessi, perché non c’è ricchezza al mondo che valga più di questo! Avere il coraggio di mettersi in discussione; non cercare di essere come un altro, per non crearsi un modello d’azione, perché così ci s’impone dei limiti, si soffoca il proprio pensiero. Nel momento in cui si desidera di essere diverso insorgerà il conflitto e l’infelicità e poi invidia e sofferenza.
L’ essere invidioso vive a metà, cerca di distruggere la felicità altrui perché nel suo cuore regna l’odio, accanirsi, fare dispetti di ogni genere contro qualcuno solo perché si prova invidia è sicuramente da curare, ogni giorno inventerà qualcosa per screditare l’innocente, ad esempio: stategli lontano che legge il pensiero, oppure, porta scalogna, scimmiottare, che è tipico dello stolto ecc. la vera scalogna se la porta dentro colui che è invidioso, in questo modo il malato si crea un bersaglio per colpire e cercherà di coinvolgere quelli come lui, e così altri ignoranti prolifereranno e galleggeranno sulla sfera dell’universo. L’acqua purifica il corpo, ma non è sufficiente per purificare la mente e lo spirito: ci vuole una lunga introspezione e meditazione. Auguri!
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Cosa ne pensi di quelle persone fredde, distaccate dal mondo che le circonda, e che comunicano solo attraverso il computer?
Silvia di R. Emilia

Anch’io come te penso che sia gente fredda, e che viva in un mondo a parte; il contatto umano ha la sua importanza, è diverso il dare e ricevere seduti insieme, discutere, e davanti un buon caffè, guardarsi negli occhi mentre si parla.